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capelli artificiali


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Messaggi raccomandati

Vi allego un documento riguardante i capelli artificiali che mi ero scaricato tempo fa sul sito http://www.italway.it/associazioni/sitri/f...frame86820.html

 

Nota preliminare

L'amico, dott. Massimo Morselli, ci invia un suo articolo sugli impianti tricologici.

Personalmente siamo sempre stati "scettici" e "critici" (e lo siamo ancora) sulla opportunità e sulla validità di questa tecnica ma il collega ci riferisce che molte cose sono cambiate o appaiono cambiate e noi pubblichiamo il suo articolo così come ce lo ha mandato.

I commmenti, i suggerimenti e le critiche dei lettori sono graditi. Fateci conoscere il vostro pensiero.

 

Fibre Biocompatibili per Impianti Tricologici

Massimo Morselli, MD

Corso Canalgrande 21

41100 Modena, Italy

Tel.: 00 39 059 222 647

Fax: 00 39 059 236 010

E-mail: [email protected]

Normative sull'impianto

Classificati dalle normative internazionali quali "dispositivi medici protesici", i capelli artificiali in possesso dei requisiti di idoneità sono autorizzati all'impianto in tutti i Paesi nei quali non vige divieto a questa metodica.

In Europa dal 1993 i capelli artificiali sono disciplinati dalla Direttiva 93/42 CEE. In Italia, con nota di protocollo n. 900.212.19/103 del 12/02/96, il Ministero della Sanità autorizza l'impianto di fibre certificate CE e ne attribuisce l'uso a dermatologi e chirurghi plastici.

L'entrata in vigore delle leggi applicative (in Italia D.L. n. 46 del 24/02/1997 divenuto esecutivo il 14/06/1998) segna una svolta importante nella storia della implantologia in quanto tutela gli utilizzatori di questa tecnica e punisce l'abuso da parte di operatori non medici, nonchè l'impianto di materiali non certificati idonei (es.: capelli umani e fibre industriali colorate in poliestere, modacrilico e poliacrilico causa del divieto USA).

La sicurezza dell'impianto effettuato con fibre italiane in poliammide (Biofibre CE0373/TGA) certificate idonee all'impianto è stata dimostrata da studi clinici e istologici controllati a lungo termine.

Le fibre biocompatibili italiane certificate CE0373 (Biofibre)

La ricerca scientifica in Italia (1983-1996) ha portato alla identificazione di fibre idonee all'impianto che, dopo accurata valutazione presso i laboratori di ricerca dei vari Ministeri della Sanità, ha ottenuto riconoscimenti di idoneità nazionali e internazionali (Istituto Superiore di Sanità CE0373 - Italia, TGA - Australia, GOST- Russia, etc.).

Studi clinici-istologici a 2, 3 e 5 anni attestano che Biofibre CE0373/TGA risultano possedere alti standard di qualità e sicurezza quali scarso traumatismo e reazione flogistica, elevata biocompatibilità e resistenza agli agenti chimici, fisici e meccanici (1, 2, 3).

Ulteriore sicurezza per il paziente è costituita dai nuovi ancoraggi di queste fibre che, in caso di necessità, ne consentono l'estrazione integrale senza esiti cicatriziali (4).

Gli standard estetici sono ampiamente soddisfatti sia nell'aspetto naturale delle fibre, che nella forma (liscie, ondulate, arricciate, lunghe e corte) e nel colore(13 colori di base e innumerevoli varianti).

Caratteristiche dell'impianto (5)

L'impianto è un intervento chirurgico/dermatologico ambulatoriale di facile esecuzione e di effetto estetico immediato, sempre preceduto da un test di biocompatibilità.

Si effettua in anestesia locale inserendo nel cuoio capelluto le fibre in numero sufficiente ad ottenere l'effetto desiderato.

Condizioni determinanti per il successo di questo intervento sono: paziente idoneo, medico abilitato, uso di fibre certificate e di strumenti appropriati, osservazione dei protocolli d'impianto e di follow-up (6).

Indicazioni

Alopecia androgenetica e altre forme irreversibili di calvizie localizzata o diffusa (es.: cicatrici). L'impianto è particolarmente indicato per i pazienti che richiedono una tecnica poco traumatica, un rinfoltimento progressivo e cospicuo, un risultato immediato, e rifiutano protesi e parrucche (7).

Nei casi di impossibile autotrapianto per esaurimento o assenza di area donatrice, l'impianto di fibre biocompatibili risulta essere l'unico mezzo di rinfoltimento praticabile (8).

Limiti

L'impianto non è indicato su pazienti risultati sensibili al test, o con patologie in atto del cuoio capelluto (dermatiti acute, eczemi, alcune dermatosi, malattie del collagene etc.), o su coloro che non garantiscono di curare l'igiene del cuoio capelluto e di sottoporsi ai controlli periodici. Necessita di rinfoltimenti annuali nella misura del 15-20% delle fibre impiantate.

Vantaggi

Sicura, indolore, semplice e veloce questa tecnica soddisfa tutti coloro che richiedono, in tempi brevi, una chioma folta ed esteticamente naturale.

Modalità d'intervento

Come qualsiasi atto chirurgico, l'impianto deve essere preceduto da una visita atta ad evidenziare patologie pregresse o in atto che possano controindicare l'utilizzo della tecnica o comprometterne il risultato: il paziente idoneo è quello che presenta uno stato di salute generale buono, ha il cuoio capelluto sano e rispetta le norme igieniche necessarie.

L'intervento si effettua in anestesia locale e in conformità alle norme previste dal protocollo quali: asepsi, impianto di una fibra singola, profondità ottimale, corretta inclinazione e distanza tra le fibre, giusta quantità di fibre per ogni intervento, frequenza degli interventi, etc. (9).

L'ago uncinato raccoglie la radice posta ad una estremità della fibra, la spinge sotto al cuoio capelluto e la ancora alla galea capitis.

Le prime due sedute a distanza di 30 giorni una dall'altra sono dedicate al test di biocompatibilità, con impianto di 100 fibre ciascuna.

Nelle successive sedute s'impiantano ogni volta 500/800/1000 fibre nella forma, nella lunghezza e nel colore richiesti dal paziente.

Si possono effettuare sedute ogni 15/20 giorni fino ad ottenere la quantità di capelli ottimale

Dopo l'impianto, il risultato estetico è immediato ed il paziente può riprendere le proprie mansioni.

Manutenzione

I capelli impiantati si lavano normalmente con shampoo neutro e si asciugano come quelli naturali. Un'adeguata igiene del cuoio capelluto previene le infezioni; nel corso dei periodici controlli si completa la pulizia e si rimpiazzano le fibre cadute permettendo di conservare intatto nel tempo il risultato dell'impianto (10).

 

Bibliografia richiamata nel testo:

1. ZHILINA N. V., IGYTYAN G.G., ANTONOVA L.E., Clinical analyses of the results of treatment of alopecia with the Biofibre® implant methodology, Annals of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, 2000, 1: 34-36.

2. SANTIAGO M., Estudio histológico de couro cabeludo implantado com fibras artificiais de poliamida, XXXV Congreso Brasileiro de Cirurgia Plástica, Goiânia. Brazil, November 1-4 1998.

3. FANTI P.A., PISTORALE T., D'URSO C., MISCIALI C., TOSTI A., Histological study on 5 cases of patients who underwent artificial hair implantation without complications, XXXII Annual Meeting, American Society of Dermatopathology, New Orleans, USA, February 01-03, 1995.

4. MORSELLI M., SANTIAGO M., PALMIERI B., GRISELLI G., D'UGO A., PALMIERI G., SALTI G., Implant of biocompatible fibers (Biofibre® CE 0373/TGA) for the temporary correction of androgenetic alopecia, International Society of hair Restoration Surgery, 9th Annual Meeting, Puerto Vallarta, Mexico, October 18-22, 2001.

5. PALMIERI B., GRISELLI G., D'UGO A., PALMIERI G., SALTI G., Evaluation of polyamide synthetic hair. A long-term clinical study, Panminerva Med. 2000 March; 42(1):49-53

6. D'Ugo A., Impianto di fibre protesiche: per una corretta esecuzione della metodica, I° International Meeting "La terapia chirurgica per la calvizie", I.D.I., Roma, Italy, June 9-10, 1995.

7. BRADY G., Artificial Hair Fibre use in Australia, International Society of hair Restoration Surgery, 9th Annual Meeting, Puerto Vallarta, Mexico, October 18-22, 2001

8. SHIELL R., Artificial Hair The Australian Experience, International Society of hair Restoration Surgery, 9th Annual Meeting, Puerto Vallarta, Mexico, October 18-22, 2001

9. RANGEL PEREZ R., Biofibre®, Cabello sintético, una alternativa para el tratamiento de la calvicie, Congreso Anual de la Asociación Mexicana de Cirugía Plástica Estética, Morelia, Mexico, February 20-24, 2001.

10. Griselli G., D'Ugo A., Follow-up study of 503 patients three years after surgical implantation of artificial fibres on the scalp, 29th Annual Meeting of the Egyptian Society of Plastic and Reconstructive Surgeons, ESPRS, Cairo, Egypt, March 3-5, 1999.

Altra letteratura:

1. D'Ugo A., Protocolo para una óptima implantación de fibras protésicas en cuero cabelludo, X Congreso Internacional de Medicina Estética, Buenos Aires, Argentina, March 24-26, 1995

2. D'Ugo A., Impianto di fibre protesiche: per una corretta esecuzione, XVI Congresso Nazionale di Medicina Estetica, Rome, Italy, April 7-9, 1995

3. D'Ugo A., Hair implantation, the exact method to carry it out, 32° Congresso Brasileiro de Cirurgia Plastica, Brasilia, Brazil, November 11-15, 1995

4. D'Ugo A., Follow-up study of 503 patients three years after surgical implantation of artificial fibres on the scalp, XXV Congreso Argentino di Cirugia Plastica, Buenos Aires, Argentina, November 26-30, 1995

5. D'Ugo A., Aprecentaçao de fibra de cabelo biocompatível, XI Congreso Ibero-Americano de Cirurgia Plástica, XXXIII Congreso Brasileiro de Cirurgia Plástica, Rio de Janeiro, Brazil, December 05-10, 1996.

6. D'Ugo A., Implantes Capilares con Biofibras, desarrollo teórico, mostración práctica y curso post-congreso, II Congreso Nacional de Medicina Estética, VI Simposio Argentino de Celulitis, II Simposio Argentino de Implantes y Peelings, Buenos Aires, Argentina, April 45, 1997

7. D'Ugo A., Implant of Biofibre® CE0373/TGA. European Norms. Protocol. Clinical research., XI Congreso Internacional de Medicina Estética, XIII Congreso Nacional de Medicina Estética, Sevilla, spain, May 15-18, 1997

8. D'Ugo A., Follow-up study of 503 patients three years after surgical implantation of artificial fibres on the scalp, 2nd World Post Graduate Course of Plastic Aesthetic and Restorative Surgery and Aesthetic Medicine, St. Petersburg, Russia, May 20-23, 1997

9. D'Ugo A., Impianto di capelli con fibre biocompatibili: attualità, Congresso Nazionale S.I.E.S., Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica, "Estetica e medicina: alle soglie del 2000", Bologna, Italy, October 25-26, 1997

10. Santiago M., Implantes de fios sintéticos Biofibre®. Experiencia no Brasil, V Congreso Brasileiro de Medicina Estética, III jornada Carioca de Medicina Estética, Rio de Janeiro, Brazil, November 6-9, 1997

11. Santiago M., Implante de cabello artificial Biofibre® con el método Microinsert System, 2° Congreso Panamericano de Medicina Estética, III Congreso Nacional de Medicina Estética, Buenos Aires, Argentina, March 26-28, 1998

12. D'Ugo A., Implant of Biofibre® CE 0373/TGA. European norms. Protocol. Clinical research, The 4th Korea Japan Congress of Plastic and Reconstructive Surgery, Kyongju, Korea, May 21-23, 1998

13. PORTO M., O uso do cabelo sintetico como complemento no tratamento da calvicie, XI Congreso Internacional de Medicina Estética, São Paulo, Brazil, November 1998

14. PORTO M., O uso do cabelo sintetico como complemento no tratamento da calvicie, XXXV Congreso Brasileiro de Cirurgia Plástica, Goiânia, Brazil, November 1-4 1998

15. Miranda A., Técnica de implante de cabello inorgánico. Una técnica no invasiva, Congreso de la Sociedad de Cirugía Plástica del Seguro Social, Taxco, Mexico, November 19-20, 1999

16. SANTIAGO M., O uso de fibra artificial de poliamida como complemento ao implante de cabelo, XXXVI Congresso Brasileiro de Cirujia Plástica, Rio de Janeiro, Nrazil, November 12-16, 1999

17. zHILINA N. V., IGYTYAN G.G., Clinical analyses of the results of elimination of alopecia by the method Biofibre® hair implantation, International Conference and Exhibition on Advances in Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, Moscow, Russia, February 5-7, 2000

18. EL SHARKAWY A. G., Role of certified hairs in the management of scalp alopecia, The 30th Annual meeting of the Egyptian Society of Plastic ans Reconstructive Surgery, ESPRS, Cairo, Egypt, March 3-4, 2000

19. rangel pEREZ R., Biofibre®, Cabello sintético, una alternativa para el tratamiento de la calvicie, Curso Anual de la Sociedad de Cirugía Plástica del Noroeste, Tijuana, Mexico, September 14-16, 2000

20. ZHILINA N.V., title to be confirmed shortly, copras, International Congress and Exhibition on Advances in Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, Moscow, Russia, February 13-16, 2001

21. garcia f., Técnica de implante de cabello inorgánica. Una técnica no invasiva, Congreso de la Sociedad de Cirugía Plástica Guatemalteca, Guatemala, February 22-24, 2001

22. Rangel PEREZ R., Biofibre®, Cabello sintético, una alternativa para el tratamiento de la calvicie, V Curso de Actualización en Cirugía Plástica estética y Reconstructiva, Tratamiento Integral de la Calvicie y Procedimientos Complementarios en Cirugía Facial, Mazatlán Sinaloa, Mexico, April 26-28, 2001.

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Mi spiace Ron, ma non sono d'accordo con te. Puoi postare un 'intera enciclopedia piena di belle parole e così via, ma si tratta sempre di protesi ARTIFICIALI, che il corpo riconosce come corpi estranei. Le cose sono 2. Ti può andare bene se sei fortunato che non ti crea nessun effetto di rigetto (però c'è da vedere sul lungo periodo), oppure finisci di rovinarti con eruzioni cutanee e quant'altro. Perchè non dai un'occhiata alle foto di coloro che hanno fatto questo tipo di trapianti e poi ne riparliamo. fie.gif

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Sandro scusa, non sono mica io il Dr. Morselli!!

 

E non ho nessuna intenzione di pubblicizzare questa tecnica, quantunque io stesso ne abbia fatto ricorso con successo per circa 5 anni.

 

Ho riportato questo breve studio semplicemente per aprire una discussione costruttiva e sempre utile, tanto è vero che è già intervenuto il Dr. Tesauro per esprimere la sua opinione.

 

wink.gif

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Non aggiungo nulla a quanto detto dal Dott Tesauro, che mi sembra sufficiente.

 

Essendo un ricercatore universitario ed occuandomi di ricerca clinica e di base vorrei soltanto esprimere i seguenti commenti:

 

1) Tutta la bibliografia riportata alla fine è inutile. Si tratta di comunicazioni a congressi non seguite da pubblicazione, il che equivale a dire che non valgono nulla. L'unica cosa che conta dal punto di vista medico scientifico sono le pubblicazioni su riviste internazionali con adeguato Impact Factor (l' I.F. è un parametro che serve a valutare la "bontà" di una rivista; quanto piu' è alto tanto + la rivista è prestigiosa ed è difficile pubblicarvi un lavoro scientifico che ne soddisfi gli elevati livelli qualitativi).

 

2) gli unici due lavori citati sono i seguenti:

 

1. ZHILINA N. V., IGYTYAN G.G., ANTONOVA L.E., Clinical analyses of the results of treatment of alopecia with the Biofibre® implant methodology, Annals of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, 2000, 1: 34-36.

2. PALMIERI B., GRISELLI G., D'UGO A., PALMIERI G., SALTI G., Evaluation of polyamide synthetic hair. A long-term clinical study, Panminerva Med. 2000 March; 42(1):49-53

 

 

Del primo non esiste traccia in nessuna biblioteca online; si tratta evidentemente di una rivista ad I.F. pari a zero. Qualora il dott Morselli fosse in possesso dell'articolo in questione potrebbe inviarmelo via email all'indirizzo "[email protected]". Sarà mio scrupolo dargliene un commento.

 

Riguardo il secondo articolo: si tratta di una rivista a I.F. molto basso; il lavoro inoltre non risponde ai criteri statistici richiesti dalla metodologia clinica, il che equivale a dire che i risultati riportati sono assai criticabili

 

 

Di seguito elenco solo alcuni degli svariati articoli pubblicati su riviste di primo ordine ad elevato I.F. che riportano i seri effetti dell'impianto di capelli artificiali.

 

 

Kelly RI, Marsden RA.

Synthetic hair implantation.

Lancet. 1993 Dec 4;342(8884):

 

Taniguchi S.

A histopathological study of the percutaneous implantation of polyester fibers.

Aesthetic Plast Surg. 1984;8(2):67-74.

 

Hanke CW, Norins AL, Pantzer JG Jr, Bennett JE.

Hair implant complications.

JAMA. 1981 Apr 3;245(13):1344-5.

 

Lepaw MI.

Therapy and histopathology of complications from synthetic fiber implants for hair replacement. A presentation of one hundred cases.

J Am Acad Dermatol. 1980 Aug;3(2):195-204.

 

Schwartz RS, Downham TF 2nd.

Dangers of synthetic fiber implantation for male pattern baldness.

Cutis. 1980 May;25(5):491-2

 

 

Lepaw MI.

Complications of implantation of synthetic fibers into scalps for "hair" replacement: experience with fourteen cases.

J Dermatol Surg Oncol. 1979 Mar;5(3):201-4.

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Grazie anche a te per la risposta, Whybob, anche io non mi sono fidato mai dei capelli artificiali, tanto che alla fine ho deciso di toglierli.

 

Però tu hai citato bibliografia del 1979, 1980, ormai priva di utilità, in quanto riferita solo alla vecchia generazione di capelli artificiali.

 

Il Dr. Morselli asserisce che l'ultima generazione di cap.art. è notevolmente migliorata e, da quanto mi riferiva il Dr. Fusco, i capelli Nido vengono perfezionati di anno in anno e a me non hanno mai dato alcun problema, per lo meno nel breve periodo di 5 anni.

 

Piuttosto sarebbe interessante capire come il loro utilizzo possa essere stato autorizzato dal Ministero della Sanità italiano.

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Visitatore Claudia

Io vorrei aggiungere un vecchio post del Dr. Marliani in proposito.....

 

L’impianto di capelli artificiali nel cuoio capelluto è una procedura para chirurgica utilizzata per mascherare una calvizie. Tale metodica si diffuse rapidamente dall’America e dal Giappone verso l’Europa approdando in Italia all’inizio degli anni 80.

I “capelli artificiali”, nella loro concezione originale (secondo Yamada), sono di poliestere colorati con pigmenti inorganici che danno loro un aspetto naturale. Fino a pochi anni fa arrivavano direttamente dal Giappone in contenitori sterili, oggi vengono prodotti un pò ovunque. La loro lunghezza originale era di 16 cm. Ad una estremità presentano una specie di cappio. Mediante un apposito strumento questi capelli vengono afferrati da un ago sottile e “sparati”, anche senza necessità di anestesia, nel cuoio capelluto ad una profondità di 8-15 mm, cioè sempre sopra la “galea capitis” (fascia connettivale semi-rigida che si estende sopra e a protezione del cranio). Il “cappio”, in basso al capello, funziona da sistema di ancoraggio quando intorno ad esso si forma tessuto cicatriziale.

 

Durante ogni seduta possono essere impiantate anche senza anestesia alcune centinaia di questi capelli, di solito fino a 500. Il tessuto cicatriziale che si forma intorno al cappio fissa l’estremità del capello che rimane ancorato al sottocutaneo con una certa stabilità. Tra capello impiantato e cute avviene inoltre un processo di epitelizzazione, o meglio di marsupializzazione, che finisce per formare una specie di pseudofollicolo, sola barriera che dovrebbe impedire a germi di invadere il derma. Il capello artificiale, nonostante l’ancoraggio, va comunque incontro, come ogni corpo estraneo, ad un processo di superficializzazione che finisce con la sua espulsione; una perdita di tali capelli artificiali considerata media e normale oscilla fra il 10 e il 30% all’anno. Occorrono pertanto interventi periodici di rinfoltimento che compensino le perdite. Della tecnica originale di Yamada sono state proposte numerose varianti ma tutte senza reali vantaggi: differiscono fra di loro per il tipo di materiale con cui il capello è realizzato, per il metodo di colorazione più o meno superficiale della fibra, per il tipo di cappio che dovrebbe fermarlo alla galea, per la forma dell’ago infissore ma sopratutto per la provenienza del kit chirurgico. Una delle tecniche più originali prevede l’impianto di capelli a “V”, che vengono inseriti con uno strumento ad ago retrattile, dotato di 2 punte, che aggancia il capello in corrispondenza del vertice della V e lo rilascia ad una profondità di 8 mm. Dato che così ad ogni impianto corrispondono 2 capelli e che il metodo di inserimento è velocissimo, si arriva fino a 800 capelli all’ora. Il risultato estetico immediato, specie nei casi di aree alopeciche limitate con assenza di tessuto cicatriziale e se la quantità di capelli inseriti non è troppo grande (2000-5000 capelli), è abbastanza buono ed anche la tolleranza del materiale artificiale da parte della cute è anch’essa, all’inizio, apparentemente buona. I risultati sono poi nel tempo, come vedremo, molto inferiori alle aspettative.

Per un buon esito di questa tecnica occorre che venga rispettato un preciso protocollo le cui regole fondamentali sono:

implantologo deve essere qualificato, specialista in dermatologia con esperienza di dermochirurgia,

la fibra del capello artificiale deve essere un polimero medical-grade, già registrato nella farmacopea europea ed impiegato come filo da sutura. I pigmenti utilizzati nella fibra devono essere di origine naturale ed inglobati nel polimero ancora allo stato liquido perché non possa avenirne migrazione nel derma,

il sistema di ancoraggio deve essere a nodo reversibile per consentire, se necessario, l’estrazione della fibra con danni cicatriziali minimi,

le fasi di attuazione dell’intervento di impianto debbono essere collegate fra loro in maniera organica e programata per ottenere il meglio che il metodo può offrire,

dopo il momento operatorio il paziente non sarà abbandonato ma verrà seguito adeguatamente nel tempo e da personale medico dermatologico adeguatamente preparato,

l’informazione del paziente sul pre e sul post operatorio deve essere corretta! L’informazione deve essere anche chiara e precisa su quanto il metodo di impianto può dare e su quali sono i sui difetti connaturati ed i suoi limiti e costi.

 

L’inconveniente più evidente di questo metodo consiste nel fatto che viene espulso fino al 30% dei capelli impiantati ogni anno e poiché è previsto un periodico intervento di rinfoltimento che compensi le perdite, i costi si fanno assai elevati e il soggetto diventa “dipendente” dal “centro tricologico”. Inoltre ogni capello che viene espulso lascia una piccola zona di alopecia cicatriziale che piano piano finisce per trasformare l’alopecia androgenetica, in una alopecia cicatriziale.

Sono poi anche drammaticamente frequenti fenomeni di reazioni da corpo estraneo con formazione di tipici granulomi infiammatori e caratteristica è anche l’infezione della cute causata da basse cariche di batteri, spesso anche antibiotico resistenti.

 

 

Se tutto questo non bastasse ripetiamo che il prezzo degli interventi è molto alto, i preventivi vengono fatti un tanto a capello, e non è giustificato né dal costo del materiale usato né dai risultati ottenuti né spesso, purtroppo, dalla professionalità di chi effettua questi impianti. In Italia questa tecnica, dichiarata illegale negli USA dalla FDA nel 1983, è ancora praticata da “tricologi”, spesso non meglio qualificati e spesso non medici, per i quali si configura anche il reato di esercizio abusivo della professione.

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I lavori citati sono di certo datati in quanto il capitolo "capelli artificiali" è, in molti paesi, ormai chiuso.

 

Di certo se venissero immessi sul mercato capelli sintetici con materiali innovativi il discorso cambierebbe. Occorre, però, condurre degli studi clinici seri. Ad oggi non ne esistono. Non vedo, perciò, prospettive incoraggianti.

 

L'impianto di capelli artificiali non provoca nel 100% dei pz effetti avversi, ma in una percentuale elevata, spesso di grave entità. Per fortuna ron2 non ha mai avuto alcun problema. Ma non è la norma.

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